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Biodecontaminazione con perossido d'idrogeno vaporizzato (VHP™): un processo eccellente 

Il VHP si è affermato come principale processo di biodecontaminazione, distinguendosi da altri metodi quali i processi di atomizzazione, nebulizzazione o condensazione.
12 January, 2024

Punti chiave: 

  • Il VHP crea un vapore submicronico e fornisce così una copertura superiore e una penetrazione profonda.
  • A differenza della nebulizzazione, il VHP non forma condensa, garantendo una sterilizzazione uniforme.
  • Il VHP si integra con i sistemi HVAC, permeando i filtri HEPA per una distribuzione efficiente.
  • L'ampia compatibilità con i materiali del VHP consente di proteggere i componenti elettronici sensibili e i metalli morbidi.
  • Il preciso controllo atmosferico previene i pericolosi rischi di condensazione e corrosione. 

Il VHP si è affermato come principale processo di biodecontaminazione, distinguendosi da altri metodi quali i processi di atomizzazione, nebulizzazione o condensazione.

Questo articolo illustra le capacità uniche delle unità VHP™, concentrandosi in particolare sulla loro eccellente copertura/contatto e sulla compatibilità con i materiali. 

L'eccellente dispersione ed efficacia della tecnologia del VHP 

L'efficacia della biodecontaminazione dipende dal contatto dell'agente antimicrobico con le superfici contaminate.

È qui che il metodo di dispersione diventa cruciale, influenzato da fattori quali la dimensione delle particelle, la tecnica di applicazione e le condizioni ambientali specifiche dell'area da decontaminare.

In questa sezione parleremo dei vantaggi del VHP, concentrandoci in particolare sulla copertura. La sezione successiva descrive la compatibilità con i materiali. 

La forza del VHP: dimensioni delle particelle inferiori al micron per una copertura migliorata 

In termini di copertura, i sistemi con VHP si distinguono perché producono vapore di perossido d'idrogeno con particelle di dimensioni inferiori al micron.

Questa dispersione fine consente un'ampia portata, rendendo l’impatto della gravità irrilevante, e garantisce che il vapore resti sospeso e penetri facilmente anche negli spazi più difficili. Questa caratteristica è fondamentale per una biodecontaminazione efficace, poiché consente al VHP di arrivare in aree difficili da raggiungere, spesso trascurate da altri metodi. 

Limitazioni dei nebulizzatori e degli atomizzatori 

I nebulizzatori e gli atomizzatori generano particelle più grandi di liquido, la cui dimensione è solitamente compresa tra 3 e 100 micron.

Le dimensioni di queste particelle fanno sì che siano maggiormente influenzate dalla gravità, il che comporta una sedimentazione più rapida e una riduzione del tempo di sospensione. Ciò comporta una riduzione dell'efficacia, in particolare nelle aree difficili da raggiungere, poiché le particelle di maggiori dimensioni si depositano più rapidamente.

L'effetto di precipitazione di questi metodi può anche limitarne le capacità di dispersione.

Essi sono meno efficaci, ad esempio, nella parte inferiore dei tavoli, sui soffitti e nei piccoli spazi in cui tendono ad accumularsi gli agenti patogeni. 

Il problema della condensazione 

Un altro fattore che influenza i metodi di nebulizzazione o atomizzazione è la condensazione.

In ambienti con elevata saturazione, la condensa può attrarre vapore e alterare pertanto la concentrazione del vapore di perossido d'idrogeno nello spazio da decontaminare.

Ciò può portare a una distribuzione non uniforme del perossido d'idrogeno liquido altamente concentrato, con il rischio di danni ai materiali e di un'attività sporicida non uniforme. Una tale distribuzione non omogenea può compromettere l'efficacia complessiva e la ripetibilità del processo di biodecontaminazione. 

Il vantaggio del VHP: l'integrazione con i sistemi esistenti 

Un vantaggio significativo della tecnologia del VHP è la sua compatibilità con le infrastrutture esistenti.

A differenza dei sistemi di nebulizzazione o aerosolizzazione che richiedono apparecchiature o ugelli aggiuntivi all'interno dello spazio di biodecontaminazione, il VHP può utilizzare il sistema HVAC di una struttura per la distribuzione, eliminando la necessità di installare ulteriori ugelli o apparecchiature nello spazio da decontaminare.

La capacità del VHP di permeare attraverso i filtri HEPA sotto forma di vapore semplifica il processo di biodecontaminazione e migliora la distribuzione e l'efficacia del trattamento.

Nel complesso, la tecnologia del VHP offre un processo più efficiente ed efficace per la biodecontaminazione degli ambienti critici, superando le limitazioni comunemente associate ai metodi tradizionali di nebulizzazione o atomizzazione. La sua eccellente dispersione, la capacità di raggiungere aree di difficile acceso e l'integrazione con i sistemi esistenti lo rendono la scelta preferita per garantire una biodecontaminazione completa e affidabile. 

Compatibilità dei materiali del VHP nell'applicazione di sporicidi 

Gli sporicidi sono essenziali negli ambienti in cui la sterilizzazione e la biodecontaminazione sono fondamentali, ma la loro efficacia dipende dalla capacità di inattivare le spore resistenti.

Lo sporicida ideale dovrebbe presentare un'attività microbicida rapida e ad ampio spettro, senza comprometterne l'utilizzabilità in ambienti sensibili. Questo equilibrio è fondamentale, poiché alcuni principi attivi, pur essendo efficaci contro i microrganismi, possono avere effetti negativi sui materiali con cui entrano in contatto. 

Compatibilità dei materiali: una considerazione fondamentale 

Quando si determina quale metodo di biodecontaminazione utilizzare, occorre considerare la compatibilità dei materiali. L'acido ipocloroso, ad esempio, pur essendo un potente microbicida, presenta rischi per l'integrità dei materiali.

L'esposizione ripetuta a queste sostanze può essere particolarmente dannosa per i materiali sensibili, rendendo necessaria una particolare cautela nell'applicazione su superfici compatibili, quali acciaio inossidabile, vetro e pareti e pavimenti non porosi. 

Il vantaggio del VHP in termini di compatibilità dei materiali 

L'applicazione di sporicidi sotto forma di vapore o aerosol è particolarmente problematica.

Queste sostanze entrano infatti in contatto con un'ampia gamma di materiali, substrati e apparecchiature, tra cui elementi sensibili come componenti elettronici e metalli morbidi. Di conseguenza, l'agente sterilizzante e il processo di applicazione devono essere compatibili con svariati materiali.

In questo ambito, il VHP eccelle nella sua forma di vapore secco, che lo rende adatto a un'ampia gamma di materiali. Il processo con VHP, che in genere mantiene 200-1400 ppm nell'atmosfera di un ambiente chiuso, è controllato in modo da evitare un'eccessiva formazione di condensa sulle superfici. La natura non condensante della tecnologia con VHP garantisce un'ampia compatibilità con vari substrati e componenti elettronici sensibili. 

Affrontare le idee sbagliate e confrontare i metodi 

C'è un'idea sbagliata secondo cui una soluzione al 35% di VHP sia più corrosiva di una soluzione al 7-12% utilizzata nei nebulizzatori o negli atomizzatori.

Il processo con VHP, grazie al controllo atmosferico preciso e alla capacità di evitare la formazione di condensa in eccesso, riduce significativamente i rischi per i materiali sensibili.

Al contrario, lo stadio iniziale dei processi di nebulizzazione o atomizzazione, che prevede la dispersione dello sporicida liquido sotto forma di goccioline in sospensione, può portare a condensazione. Grandi quantità di condensa possono dare origine a perossido liquido altamente concentrato, potenzialmente dannoso per i materiali sensibili. 

Conclusione 

La tecnologia del VHP offre numerosi vantaggi in quanto metodo altamente efficace, versatile e sicuro per la biodecontaminazione degli ambienti controllati.

La sua capacità unica di operare in ambienti chiusi con diverse condizioni, unita alla sua ampia copertura e alla vasta compatibilità con i materiali, lo rendono la scelta preferita rispetto ai tradizionali metodi di atomizzazione, nebulizzazione o condensazione.

Mentre le industrie continuano a ricercare processi di biodecontaminazione più efficienti e sicuri, il VHP è destinato a svolgere un ruolo sempre più centrale, grazie alla sua efficacia e affidabilità senza pari. 

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